11-08-21 VIOLENZA SESSUALE SUI MINORI

11-08-21 VIOLENZA SESSUALE SUI MINORI
19 Agosto 2021 Francesco Ciano
violenza sessuale sui minori

VIOLENZA SESSUALE SUI MINORI: UNA DENUNCIA OGNI 131 MINUTI, I NUMERI REALI RESTANO OSCURI

Nel 1982, è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite la Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni. E’ stata scelta la data del 4 giugno. In occasione di tale ricorrenza, quest’anno la Direzione centrale della Polizia criminale ha diffuso un Report sui principali reati che vedono come vittime indifese i minori in Italia. La violenza sessuale sui minori è il fenomeno che emerge in tutta la sua gravità nelle pagine del documento stilato dalle forze di Polizia per migliorare le strategie di intervento e proteggere i bambini come pure gli incapaci vittime di reato.

Riguardo ai reati sessuali (violenza sessuale anche di gruppo, pornografia minorile, atti sessuali con minore, adescamento di minori) il numero di bambine e ragazze è in netta prevalenza.

Il Rapporto della Polizia criminale analizza gli andamenti dei reati in danno dei minori nel biennio 2019/2020 e nei periodi di gennaio-aprile 2020/2021. Oltre alla violenza sessuale, sono state affrontate altre realtà: abuso dei mezzi di correzione o disciplina, abbandono di minori o incapaci, violazione degli obblighi di assistenza familiare, maltrattamenti contro familiari e conviventi.

Dal Rapporto emerge che, nel primo lockdown, la pornografia minorile è cresciuta del 20%. Nel 1° quadrimestre 2021 sono aumentati i casi di adescamento di minori (18%), violenza sessuale aggravata (11%) e violenza sessuale di gruppo (19%).

E’ di sesso femminile oltre il 70% delle vittime di maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale e violazione degli obblighi di assistenza familiare. I minori di sesso maschile sono in gran parte vittime di altri tipi di reato: abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, abbandono di persone minori o incapaci, sottrazione di incapaci.

L’87% degli autori dei reati sono uomini.

 

VIOLENZA SESSUALE SUI MINORI: I DATI EMERSI DAL RAPPORTO DELLA POLIZIA CRIMINALE

I numeri reali dei crimini sessuali in Italia restano oscuri, le statistiche basate sulle sole denunce non includono i casi che restano sommersi, intrappolati dal silenzio, dalla paura, dalla vergogna.

I numeri emersi dal Rapporto della Direzione centrale della Polizia criminale sono tutto ciò che abbiamo e danno un’idea del crimine peggiore che possa esistere: la violenza sessuale sui minori. In gran parte dei casi, le vittime sono bambine e ragazze.

Una denuncia ogni 131 minuti (stupri, abusi, violenze), 11 reati di violenza sessuale al giorno, oltre 300 nuovi fascicoli al mese. Questa è la media risultante dal Report nel 2021 secondo i dati relativi ai reati denunciati o scoperti nel 1° quadrimestre 2021.

Ecco i numeri registrati da gennaio ad aprile 2021 confrontati con lo stesso periodo del 2020:

– 135 casi di atti sessuali con minorenni (-1% rispetto al 2020);

– 885 violenze sessuali “semplici” (-2%);

– 254 violenze sessuali aggravate (+11%);

– 11 violenze sessuali commesse in istituti d’istruzione e formazione (-15%);

– 19 violenze sessuali di gruppo (+19%);

– 189 casi di pornografia minorile (-6%);

– 295 casi di adescamento di minorenni anche attraverso Internet (+18%).

Da questi dati, è evidente l’aumento di casi legati a violenze sessuali aggravate e di gruppo, adescamento di minori.

Nel primo lockdown, c’è stato un boom di pornografia minorile (+20% nel 1° quadrimestre 2020 rispetto al 2019) ed un aumento di denunce per adescamento di minori (+5%).

 

AUTORI E VITTIME DEI REATI: CHI SONO

Per oltre il 70% dei casi che riguardano diversi reati monitorati, le vittime under 18 sono di sesso femminile. La percentuale sale all’80% per le violenze sessuali nelle varie forme.

Nel 2020, il 93% delle vittime di stupri di gruppo sono state bambine e ragazze non maggiorenni (nel 2019 il tasso era dell’88%).

Nei primi 4 mesi del 2021 è andata peggio: bambine e ragazze hanno rappresentato il 100% delle vittime di stupri di gruppo.

Gli autori di reati sessuali e reati sui minori nel complesso sono per l’87% uomini, per il 13% donne. Nel 72% dei casi, si tratta di violentatori italiani che rientrano in varie fasce di età:

– 35-44enni (31%);

– 45-64enni (22%);

– 25-34enni (22%);

– over 65 (22%);

– 18-24enni (9%);

– under 18 (2%).

 

VIOLENZA SESSUALE SULLE DONNE: LA TENDENZA A NON PARLARNE

I dati Istat, non recentissimi, riportano che:

– il 21% (4 milioni 520 mila donne) ha subito violenze sessuali;

– il 5,4% (1 milione 157 mila) ha subito le forme più gravi di violenza sessuale, ovvero gli stupri.

Spesso, le vittime non hanno la forza, il coraggio o la possibilità di denunciare il loro violentatore, specie se gli aggressori sono familiari, parenti, colleghi.

Si tende a non parlare abbastanza dei casi di violenza sessuale sulle donne. Polizia, Carabinieri, Polizia municipale, procure filtrano le notizie e tendono a non rendere noti i casi di abusi sessuali e stupri. Ogni anno, si contano migliaia di denunce e querele.

Anche investigatori e magistrati limitano la diffusione di notizie dei casi di violenze sessuali e dei reati ai danni di minori. Finiscono in prima pagina sui giornali o in tv solo i casi più eclatanti, gli scandali, le vicende segnalate da movimenti come #Metoo o che coinvolgono personaggi noti. Il resto rimane in silenzio, sommerso.

Quando gli autori delle violenze sono stranieri e si diffonde la notizia, si rischia di presentare una percezione distorta della realtà: si pensa che i violentatori siano in gran parte immigrati ma non è così. La maggioranza degli autori di violenza sessuale è italiana.

 

VIOLENZA SESSUALE SULLE DONNE, SULLE MOGLI, LA QUESTIONE DEL CONSENSO

Gli ermellini ricordano che per violenza sessuale si intende qualsiasi fatto o atto che limiti la libertà della vittima, costretta a subire contro la sua volontà. Anche baci e abbracci non voluti, carezze, toccamenti sono violenza sessuale.

Il consenso è un elemento fondamentale per determinare il reato di violenza sessuale. Ognuno è libero di vivere il sesso come meglio crede ma, soprattutto per pratiche particolari come il bondage, “il rispetto della volontà della vittima rappresenta un limite a tale libertà” ha ricordato la Cassazione. Il bondage diventa reato di violenza sessuale quando viene praticato con una persona non consenziente o incapace di esprimere un consenso libero per aver assunto alcol o droghe. La gravità del reato non cambia se la vittima legata e percossa è una giovane prostituta pagata per una serata hot.

Anche la moglie costretta dal marito a fare sesso contro la sua volontà è vittima di violenza sessuale. L’abuso sessuale comprende sia la violenza fisica sia l’intimidazione psicologica e la costrizione a subire atti sessuali con minacce calpestando il consenso della vittima, approfittando della situazione di fragilità, angoscia, prostrazione o diminuita resistenza della donna.

FRANCESCO CIANO

 

 

 

 

 

Francesco CIANO

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