STALKING E L’INVESTIGATORE PRIVATO

STALKING E L’INVESTIGATORE PRIVATO
2 Settembre 2019 Francesco Ciano
STALKING E INVESTIGATORE PRIVATO

STALKING: L’INVESTIGATORE PRIVATO COSA PUÒ E NON PUÒ FARE PER LA VITTIMA

 

Il reato di atti persecutori è un fenomeno in crescita a tutti i livelli (relazioni sentimentali, condomini, luoghi di lavoro, banche, ecc.). Negli ultimi 8 anni, i reati di stalking sono aumentati di circa il 50%.

Proporzionalmente, cresce il numero di vittime che si rivolgono ad un detective per tutelarsi ed incastrare il colpevole. In caso di stalking, l’investigatore privato che ruolo ha? Cosa può e non può fare per la vittima? E’ la domanda a cui vogliamo rispondere in questo focus.

 

Un’agenzia di investigazioni private viene chiamata ad intervenire spesso in ambito privato con indagini che vanno dal controllo di minori all’infedeltà coniugale, dalle indagini prematrimoniali allo stalking, dalle molestie al bullismo, dalle minacce ai ricatti, dal mobbing al cyberstalking.

Se, da una parte, provare che l’ex coniuge vive stabilmente con un’altra persona può determinare l’annullamento dell’assegno di mantenimento, dall’altra, raccogliere le prove per dimostrare di essere vittima di stalking risulta un valido aiuto in tribunale.

 

Per essere tutelata, la vittima di stalking deve rivolgersi ad un’agenzia autorizzata, non a gente improvvisata. Diventare, anche inconsapevolmente, complici di attività investigative svolte illegalmente può mettere nei guai la vittima: non solo il materiale raccolto risulterà inutilizzabile ma, in caso di violazione della privacy, potrebbe ricevere una denuncia da parte della persona indagata.

Detto questo, scopri tutto quello che c’è da sapere sul ruolo del detective privato chiamato ad intervenire in caso di stalking.

 

STALKING: L’INVESTIGATORE PRIVATO E LO STALKER, OBIETTIVI DIVERSI

Se una persona sospetta (o sa) di essere vittima di stalking può assumere un investigatore privato.

Che succede se, al contrario, una persona assume un investigatore privato per pedinare e perseguitare il/la partner? Diventa a tutti gli effetti uno stalker?

Esistono, in effetti, dei paralleli tra detective privato e stalker perché entrambi seguono sconosciuti nelle loro vite private. La differenza sostanziale è questa: lo stalker agisce senza porsi dei limiti, mentre l’investigatore privato deve mantenersi entro determinati confini.

Ad esempio, l’investigatore privato può osservare fatti molto privati soltanto fuori dalla porta d’ingresso della persona indagata.

Gli obiettivi di uno stalker e di un detective sono diversi: il primo è spinto dall’ossessione, il secondo agisce per raccogliere prove di un reato o per risolvere controversie private.

Paradossalmente, può capitare che un investigatore rischi di essere ingaggiato proprio da uno stalker che, per convincere il detective, si finge vittima di tradimento. Quando l’investigatore professionista mangia la foglia, ovviamente si tira indietro: essere complice di uno stalker non rientra, di certo, nei suoi obiettivi professionali. Ecco perché, solitamente, l’investigatore privato verifica con cura le informazioni riferite dai clienti al momento di accettare o meno l’incarico. La responsabilità per eventuali errori di valutazione ricadrebbe indubbiamente sul detective.

L’obiettivo del cliente è essenziale. Tanto per capirci, il marito che sospetta di essere tradito può far seguire la moglie da un investigatore privato e usare le prove raccolte dallo stesso nel corso del giudizio di separazione ai fini dell’addebito. L’assegno di mantenimento può essere negato alla moglie se si prova l’adulterio grazie all’intervento di uno 007. Se, invece, l’investigatore privato assecondasse le richieste di un marito stalker (malato di ossessione) diventerebbe anche lui uno stalker.

La vittima di stalking con l’aiuto di un investigatore privato ha il diritto di tutelarsi e di raccogliere le prove degli atti persecutori subiti individuando il colpevole. Certo che può, lo fa per difendersi.

 

COME RICONOSCERE L’INVESTIGATORE PRIVATO AFFIDABILE

Cosa fare per evitare il rischio di rivolgersi a detective improvvisati e non autorizzati?

Basta verificare attraverso il sito web di FederPol, il massimo organismo della categoria. Chi risulta iscritto nell’elenco della FederPol sicuramente dispone delle autorizzazioni richieste per legge.

Il professionista deve esporre un tariffario vidimato dalla Prefettura e fare un preventivo prima ancora di avviare le indagini. Un’agenzia vera possiede la licenza rilasciata dalla Prefettura.

Il detective in possesso di una laurea (giurisprudenza, economia, psicologia o scienze politiche, master in criminologia o scienza dell’investigazione) deve aver lavorato 5 anni in un istituto di investigazioni. Deve anche aver frequentato corsi di aggiornamento ai sensi del D.M. 269/10 (che disciplina la professione a livello giuridico).

Il professionista ha l’obbligo di compilare e tenere aggiornato il ‘registro di Polizia’ dove vengono annotate le generalità dei clienti con le indicazioni prescritte dal regolamento.

 

 

INVESTIGATORE PRIVATO: COSA PUÒ E NON PUÒ FARE PER TUTELARE LA VITTIMA DI STALKING

Spiare è lecito a condizione che non si generi preoccupazione (stato di ansia e timore) e non si violi la privacy invadendo luoghi di privata dimora.

In Italia, non esiste il reato di pedinamento: si può spiare e pedinare una persona di nascosto in determinati casi.

In qualsiasi caso (incluso lo stalking), quando spiare una persona è legale e quando è vietato dalla legge?

Cosa può e non può fare l’investigatore privato per tutelare la vittima di stalking?

 

Ecco cosa può fare:

  • Pedinare con discrezione ovvero all’insaputa dell’indagato e in un luogo pubblico. Al contrario, se il pedinato si accorge di essere seguito e prova paura, disagio, senso di pericolo, il pedinamento diventa illecito, sconfina nel reato di molestia o stalking. Il marito geloso (che non sia uno stalker) può spiare la moglie al solo scopo di avere informazioni su di lei e sulla sua fedeltà ma deve agire con discrezione e senza creare disagio o timore altrimenti sconfina nel penale;
  • Pedinare ad insaputa del diretto interessato utilizzando dispositivi elettronici di rilevamento come il GPS;
  • Scattare foto o realizzare video a patto che il diretto interessato sia ritratto in luoghi pubblici o spazi abitativi esterni come giardini visibili da altri. Sono vietati, invece, gli spazi abitativi e/o lavorativi;
  • Usare supporti audio al fine di registrare conversazioni a cui lo stesso investigatore abbia preso parte. E’ possibile anche la registrazione di una conversazione da parte di una persona che partecipa attivamente o a cui assista previa autorizzazione della stessa;
  • Raccogliere informazioni da altri soggetti testimoni dei suoi spostamenti.

 

ECCO COSA NON PUÒ FARE PER LEGGE:

  • Introdursi in un luogo privato;
  • Realizzare riprese audiovisive all’interno di un’abitazione privata senza consenso;
  • Mettere sotto controllo il telefono di una persona. L’intrusione nella sfera privata è severamente punita dalla legge e diventa ancora più grave per un detective;
  • Intercettare telefonate che interessano altre persone;
  • Conoscere conti correnti bancari e postali intestati ad un’altra persona fisica o giuridica al di fuori dei casi previsti dalla legge;
  • Conoscere il contenuto di SMS (WhatsApp) ricevuti o inviati come pure scoprire a chi è intestata una determinata utenza telefonica o richiedere tabulati di un’utenza intestati ad un’altra persona. Carpire informazioni inerenti ai dati di telefonia è illegittimo al di fuori dei casi previsti dalla legge;
  • Spiare una persona lasciando un registratore acceso (microspia) in auto, in casa o in altro luogo. L’investigatore privato può registrare una conversazione intrattenuta con il soggetto pedinato (anche telefonica) ad insaputa del soggetto purché il detective sia presente;
  • Diffondere ad estranei dati personali del soggetto pedinato.

 

INVESTIGATORE PRIVATO, FORZE DELL’ORDINE E AVVOCATO: LA SINERGIA

Risultano ancora molte le vittime di stalking che, per sfiducia verso le istituzioni o per paura di ritorsioni da parte del persecutore, non si rivolgono alle Forze dell’Ordine o non cercano aiuto presso servizi specializzati.

Succede tuttora, nonostante l’entrata in vigore del Codice Rosso che velocizza i tempi di intervento.

C’è chi lo fa perché vuole gestirsi la situazione autonomamente, chi pensa di non avere abbastanza prove per confermare gli atti persecutori, chi pur vivendo un grave stato di ansia e paura pensa di non essere creduta/o.

Effettivamente, in gran parte dei casi, dopo una denuncia di stalking, poco viene fatto allo stalker. Senza prove documentate Carabinieri e Polizia hanno le ‘mani legate’ e, in assenza di fatti eclatanti, spesso la denuncia tende a finire nel dimenticatoio.

Lo stalking è un reato introdotto nel 2009 (art. 612-bis del c.p., atti persecutori) che punisce chi “con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”. La legge esiste e prevede pene severe aumentate dal Codice Rosso.

Il problema più grande è riuscire a raccogliere le prove dell’effettivo comportamento persecutorio da parte dello stalker ed è qui che può entrare in gioco l’investigatore privato.

Lo 007 autorizzato è un punto di riferimento per la raccolta di prove legali da poter usare in fase di querela contro lo stalker. Una denuncia corredata da prove certe in grado di dimostrare il comportamento persecutorio dell’indagato agevolerà l’intervento delle Forze dell’Ordine consentendo di fermare lo stalker, di farlo processare e condannare. Allo stesso tempo, supporta il lavoro del legale della vittima fornendogli le prove dello stalking.

 

STALKING: COME SI MUOVE L’INVESTIGATORE PRIVATO

Dopo aver ascoltato la vittima di stalking ed averle offerto consulenza gratuita, l’investigatore privato procede attraverso i seguenti step operativi:

  • Tutela: azioni di controsorveglianza e sicurezza attraverso il pedinamento dell’assistito vittima di stalking e del presunto stalker per evitare altre eventuali minacce. L’investigatore privato professionista può intervenire in modo decisivo anche in situazioni complesse che rischiano di degenerare in eventi drammatici (femminicidio) e ledere l’incolumità personale della vittima;
  • Acquisizione delle prove (video, foto) necessarie ai fini legali;
  • Profiling dello stalker ovvero identificazione del reo nei casi in cui non se ne conosca l’identità;
  • Testimonianza diretta: l’investigatore può essere chiamato a confermare i fatti che ha visto coi propri occhi, che ha registrato o che ha fotografato,

A tutela della vittima, studia piani di sicurezza mirati, pianifica percorsi sicuri, analizza i fattori di rischio e, nei casi più gravi. interviene con misure specifiche (ad esempio, procedure anti sequestro).

Agisce, dunque, in via preventiva e repressiva per salvaguardare l’incolumità della vittima e far valere i propri diritti in sede giudiziale.

L’attività di natura difensiva dell’investigatore privato è di estrema utilità e, spesso, va ad affiancare ed integrare le investigazioni condotte dalle Forze dell’Ordine.

Al termine delle indagini, l’investigatore privato consegnerà un dossier dettagliato e completo sullo svolgimento dei fatti avvenuti con le prove raccolte (foto, video, testimonianze, ecc.). Questo dossier investigativo rappresenta uno strumento indispensabile per la vittima costretta a procedere per vie legali.

 

NON SOTTOVALUTARE MAI CHI TI PERSEGUITA.

LO STALKING E’ UN REATO CHE POTREBBE TRASFORMARSI IN UN DRAMMA.

DIFENDITI LANCIANDO L’ALLARME STOP STALKING,

RIVOLGENDOTI ALLE FORZE DELL’ORDINE

CON IL SUPPORTO DI UN’AGENZIA D’INVESTIGAZIONE IN GRADO DI TUTELARTI

DA ULTERIORI MINACCE E PERICOLI E DI RACCOGLIERE PROVE PREZIOSE

CON VALORE LEGALE, UTILIZZABILI IN SEDE DI GIUDIZIO PER BLOCCARE LO STALKER CONSENTENDO ALLA LEGGE DI PUNIRLO.

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