
In questo articolo:
“IN DIFESA DELLE DONNE”: LA GUIDA PRATICA E COMPLETA DEL SENATO
Parallelamente all’approvazione del Ddl Codice Rosso, approdato in Consiglio dei ministri il 28 novembre scorso, gli uffici del Senato hanno diffuso la guida “In difesa delle donne”, strumento utile per aiutare le vittime a difendersi da ogni genere di violenza e prevaricazione. Si tratta di un documento ben strutturato, completo, che indica anche tutti i servizi di assistenza presenti in Italia: dalle case rifugio al codice rosa, dai centri antiviolenza al recupero di uomini maltrattanti.
Per ciascuna risorsa, l’Ufficio valutazione impatto del Senato ha creato una scheda regionale completa di contatti e corsie preferenziali per aiutare le donne vittime di violenza.
Scopriamo il contenuto della guida realizzata e diffusa dagli uffici del Senato.
“In difesa delle donne”: cosa fa l’Italia contro la violenza di genere?
In realtà, la guida del Senato “In difesa delle donne. Leggi, aiuti e risorse contro la violenza di genere in Italia” è stata presentata in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre) ma, tre giorni dopo (quando il Ddl Codice Rosso è approdato in Consiglio dei Ministri), è stata ulteriormente promossa.
Questa guida pratica risponde ad un paio di domande importanti: “Cosa è cambiato dal 2013 ad oggi?”, “Cosa fa il nostro Paese contro la violenza di genere?”.
È uno strumento concreto per chiunque voglia orientarsi nel complesso panorama nazionale e regionale della lotta alla violenza di genere con informazioni aggiornate al 1° novembre 2018.
Il documento ripercorre ciò che è stato fatto in Italia, i cambiamenti del quadro normativo dagli anni ’50 in poi. Nel 1975, con la riforma del diritto di famiglia, l’autorità maritale è stata abolita. La lotta contro la violenza maschile sulle donne è stata lunga e piena di difficoltà. Nel 2013, l’Italia ha adottato la Convenzione di Istanbul e il decreto anti-femminicidio che ha introdotto misure preventive e repressive. Il Piano straordinario contro la violenza sessuale (2015) e il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne (2017) hanno offerto alle donne nuovi strumenti di tutela.
Le attuali difficoltà sono date dall’attuazione delle norme, dai cavilli burocratici, dalla risposta non sempre tempestiva della magistratura, dalle denunce inascoltate, dalla mancanza di finanziamenti e fondi che rende dura la vita dei centri antiviolenza.
Guida a tutti i reati contro le donne
L’indice dei capitoli della guida “In difesa delle donne” si apre con l’analisi di tutti i reati compiuti contro le donne:
- Atti persecutori/stalking (art. 612-bis c.p.);
- Femminicidio;
- Maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.);
- Mutilazione degli organi genitali femminili (art. 583-bis c.p.) per le donne immigrate in Italia;
- Violenza sessuale (art. 609-bis c.p.).
La guida dà ampio spazio al fenomeno crescente dello stalking pubblicando un’analisi dettagliata dei dati statistici, la normativa, consigli utili su come difendersi, misure di protezione da parte del Questore e dell’autorità giudiziaria, l’applicazione della misura cautelare, il processo, le pene previste per lo stalker.
Molto dettagliata anche l’analisi del femminicidio in Italia dove, innanzitutto, si lamenta l’assenza di una definizione ‘ufficiale’ di questo termine: una mancanza che implica importanti conseguenze sul piano statistico e non solo. Si sottolinea il diritto al patrocinio legale gratuito per le donne vittime di violenza e stalking, tutele processuali ed economiche ai figli delle vittime di femminicidio, le pene previste per il femminicida.
Anche il reato di maltrattamenti in famiglia registra casi in aumento: in 8 casi su 10 denunciati, le vittime sono donne. Un aspetto importante di questo fenomeno è la cosiddetta ‘violenza assistita’, quando i figli assistono alla violenza del padre contro la madre (oltre il 60% dei figli delle donne maltrattate). La guida spiega come può difendersi la vittima, quali sono le misure di protezione, le pene previste dal c.p. per il maltrattante, il processo, come tutelarsi ulteriormente rivolgendosi ai centri antiviolenza o ad una casa rifugio, il diritto al congedo straordinario dal lavoro per 3 mesi massimo e come richiederlo.
Riguardo alla violenza sessuale si riscontra una forte divergenza fra il numero di reati denunciati e le condanne per l’incidenza di procedimenti a carico di ignoti. I reati di violenza sessuale sono commessi prevalentemente da soggetti italiani seppure sia aumentato il numero di casi riferiti ad autori stranieri. Cosa può fare, la vittima, misure di protezione, applicazione di misure di sicurezza, processo, pene previste per lo stupratore: anche in questo caso l’analisi è completa.
I protocolli adottati da Polizia, Carabinieri, Pronto Soccorso, uffici giudiziari
La guida del Senato spiega nei dettagli anche quali sono i protocolli “in difesa delle donne”.
Per individuare rapidamente casi di violenza, sono stati sviluppati protocolli attraverso cui le forze dell’ordine e gli operatori sanitari posso gestire adeguatamente gli interventi nelle varie fasi (da quella sanitaria a quella giudiziaria).
Le forze di Polizia adottano il protocollo EVA (Esame Violenze Agite), i Carabinieri della sezione Atti persecutori debitamente formati si occupano delle vittime di violenza e stalking, sviluppano studi, ricerche, strategie di prevenzione e gestiscono un archivio per l’analisi statistica dei dati. Al pronto soccorso esistono vari percorsi di accoglienza studiati per le vittime (Codice rosa, Percorso rosa, Binario rosa, Percorso donna, ecc.). Le linee guida di questi percorsi sono entrate in vigore in Italia il 30 gennaio 2018.
Il CSM, con delibera 25 gennaio 2017, ha approvato una circolare sulla formazione di tabelle degli uffici giudicanti (triennio 2017/2019). I tribunali organizzati in sezioni civili e penali devono prevedere modelli di specializzazione riguardanti materie di tipo omogeneo (ad es. femminicidio). I processi per violenza di genere hanno la priorità d’udienza assoluta.
Indipendentemente dal reddito, le vittime di stalking, violenza sessuale, maltrattamenti, ecc. hanno diritto al patrocinio legale gratuito ed a modalità protette per la testimonianza.
Link alle risorse nazionali e regionali
A conclusione della guida, vengono riportati tutti i collegamenti alle risorse regione per regione ed alle risorse nazionali ovvero:
- Convenzione di Istanbul;
- Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne:
- Numero verde nazionale 1522;
- Mappa delle strutture antiviolenza;
- Mappa dei centri per uomini violenti;
- Telefono rosa;
- Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio;
- i.Re. Donne in rete contro la violenza;
- Aiuti, risorse e iniziative regione per regione.
Di seguito, potete linkare direttamente al documento originale in pdf (scaricabile) pubblicato online “In difesa delle donne”
Francesco Ciano
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[…] Le istituzioni locali, nazionali ed internazionali devono intensificare gli sforzi per aiutare e proteggere le donne vittime di violenza di genere. […]