MICHELLE HUNZIKER E STALKING

MICHELLE HUNZIKER E STALKING
23 Dicembre 2018 Francesco Ciano

MICHELLE HUNZIKER E STALKING

 

Dopo l’approvazione del Codice Rosso, torniamo a parlare di Michelle Hunziker o, meglio, dello stalker di Michelle Hunziker che, nell’autunno 2016, l’ha perseguitata generando uno stato di ansia e paura sia a lei che alla sua famiglia. L’incubo è finalmente finito, per la showgirl svizzera: il suo persecutore è stato arrestato, processato e condannato il 13 dicembre scorso ad un anno di libertà vigilata.

Bergamasco, 37 anni, imputato davanti al tribunale di Milano per i fatti di circa due anni fa, inquietanti. Ha inviato mail minatorie al Gabibbo di Striscia la Notizia con foto di nudi femminili e coltelli.

Allo stalker di Fornovo San Giovanni (Bergamo) è stata notificata la misura di sicurezza personale provvisoria dai carabinieri di Caravaggio (Milano) ed applicata una misura di libertà vigilata.

Questa vicenda ci ricorda che l’utilizzo di mezzi informatici e telematici da parte di uno stalker costituisce un’aggravante.

Leggiamo nei dettagli il caso e la storia di Michelle.

 

STALKER DI MICHELLE HUNZIKER: PROBLEMI PSICOFISICI?

La misura di sicurezza provvisoria richiesta dal pm di Milano ed applicata dal Tribunale nei confronti del 37enne bergamasco prevede anche una terapia all’interno di una struttura sanitaria. Al 37enne è stato imposto di attenersi alle prescrizioni degli specialisti. E’ pazzo o no?

In passato, l’uomo è già stato destinatario di provvedimenti sanitari per problemi psicofisici e sottoposto a perizia psichiatrica che, però, ha escluso l’incapacità di intendere e di volere dello stalker.

La responsabilità penale dell’imputato, quindi, è venuta meno per il cosiddetto ‘vizio di mente’: la misura di sicurezza è stata applicata per contenere la pericolosità sociale dello stalker.

Piuttosto, vivere da vittime di stalking potrebbe creare problemi a livello psicofisico: qualsiasi donna ne sia vittima può confermarlo, è un’esperienza disumana.

Michelle, dopo le recenti minacce, aveva deciso di assumere una guardia del corpo che l’accompagnava ovunque.

 

STALKER DI MICHELLE HUNZIKER DEL PASSATO

 La più recente vicenda di stalking non è l’unica subita dall’attrice e showgirl svizzera.

Nel 2008, quando ancora non era previsto il reato di stalking, Silvano Nicolosi iniziò a telefonarle più volte a casa. Fu accusato di molestie e, alla fine, venne assolto.

Nel 2010, Pietro Pingitore la perseguitò per 8 mesi: le faceva pervenire biglietti amorevoli, inviti (“Domenica 14 sarò all’Arco della pace, ti aspetto, vieni ti prego ci prendiamo un tè. Ti amo”) alternati a messaggi minatori (“Prima o poi ti sfregio quel bel viso”, “Ciao amore mio, domani ci sarà una prova evolutiva forte per te, la tua incolumità potrà essere minacciata”).

Lettere d’amore e di minaccia deliranti, petulanti, ingiuriose. La pedinava, si appostava, la seguiva durante i suoi spettacoli, nei luoghi di vacanza o di lavoro.

Quelle minacce provocarono in Michelle “un fondato timore per l’incolumità propria e della figlia” costringendola a cambiare stile di vita. Decise, così, di sporgere denuncia.

Pingitore fu arrestato a Genova, accusato di stalking ai danni di Michelle Hunziker e della figlia (allora 13enne) e condannato ad un anno di reclusione. Pietro Pingitore, all’epoca 48enne, aveva precedenti: era già stato condannato per sequestro della ex fidanzata. L’aveva sedata, sequestrata e chiusa in una stanza buia, dentro un casolare, con catene e finestre murate: le diceva di essere la reincarnazione del padre della ragazza, si credeva una sorta di santone.

 

LE ANSIE DI MICHELLE PER LA FIGLIA AURORA

 Negli ultimi mesi, Aurora Ramazzotti (figlia di Eros e di Michelle Hunziker) è stata costretta a vivere con una guardia del corpo a causa delle minacce ricevute. A marzo 2017, Michelle Hunziker ha ricevuto una mail anonima contenente un ricatto. Le chiedevano soldi (anzi, un pagamento in BitCoin) in cambio dell’incolumità della figlia minacciando di sfigurarla con l’acido.

Oggi, Aurora ha trovato un equilibrio ma è più accorta, qualcosa in lei è cambiato per sempre. Convive con la consapevolezza del rischio.

Ha vissuto sotto scorta per un anno 24 ore su 24, un anno che l’ha cambiata radicalmente.

Fortunatamente, tutto pare essersi concluso per il meglio grazie all’intervento delle forze dell’ordine.

 

IL CORAGGIO DI DENUNCIARE, L’IMPEGNO SOCIALE ATTRAVERSO DOPPIA DIFESA ONLUS

Dopo aver raccontato i dettagli degli stalker di Michelle Hunziker, non stupisce affatto che la conduttrice sia da tempo in prima linea per difendere le donne, impegnata ormai da 11 anni insieme a Giulia Bongiorno a mandare avanti le iniziative ed i progetti di Doppia Difesa Onlus, l’associazione fondata da entrambe.

Michelle non è mai rimasta a guardare né a subire persecuzioni. Ha sempre dimostrato un gran coraggio nel denunciare gli atti di stalking alle forze dell’ordine, anche quando il reato di stalking non esisteva ancora in Italia. La sua denuncia si è estesa in Tv attraverso cui è parte attiva in opere di sensibilizzazione a tutela delle donne e dove ha raccontato più volte la sua esperienza da stalkerizzata.

Ha sempre invitato le donne a trovare il coraggio di denunciare i loro stalker.

 

DI CHE COSA SI OCCUPA L’ASSOCIAZIONE DOPPIA DIFESA?

Aiuta attivamente tutti coloro che hanno subito discriminazioni, violenze e abusi, in particolare le donne che spesso trovano mille ostacoli nel portare il proprio caso davanti alla legge. Sostiene le vittime nel loro percorso in tribunale (dalla denuncia in poi), le sostiene anche psicologicamente, sensibilizza l’opinione pubblica al fine di diffondere una cultura di uguaglianza e rispetto.

Il più grande traguardo è stato raggiunto nel 2009 con l’approvazione della legge sullo stalking.

Il secondo, recentissimo, è l’approvazione del Ddl Codice Rosso che prevede una corsia preferenziale alle denunce per imporre indagini più rapide e dare la priorità assoluta ai casi di donne maltrattate, minacciate e molestate.

 

Francesco Ciano

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