PARITÀ DI GENERE

PARITÀ DI GENERE
21 Marzo 2019 Francesco Ciano

PARITÀ DI GENERE

NON ESISTE O QUASI SECONDO BANCA MONDIALE E DOXA

Quanti e quali sono i Paesi nel mondo che rispettano ed applicano la parità di genere in concreto, nella vita quotidiana? A che punto sono i Paesi che discriminano le donne? Cosa significa oggi ‘parità dei sessi’? Queste ed altre domande sono alla base di due studi condotti, di recente, dalla Banca Mondiale e dalla DOXA. Quest’ultima, in occasione dell’8 marzo, ha diffuso dati poco confortanti sulla parità dei sessi, molestie sessuali e violenze.

Approfondiamo i dati risultanti da queste due ricerche nella speranza che la condizione della donna non resti chiusa nel ‘recinto’ dei pregiudizi discriminanti in cui si trova, tuttora.

La donna, madre dei suoi figli e del futuro, merita di essere trattata non come una schiava ma con i guanti bianchi. Kristalina Georgieva, a capo della Banca Mondiale, dichiara: “Se le donne avessero pari opportunità il mondo sarebbe più giusto ed anche più prospero. Converrebbe a uomini e nazioni”.

 

STUDIO SULLA PARITÀ DI GENERE CONDOTTO DALLA BANCA MONDIALE

Manifestazioni, proteste, principi di uguaglianza, tutela, pari opportunità. Belle parole ma tali restano. La realtà è un’altra ed è stata indagata, di recente, dall’ente internazionale Banca Mondiale che, il 27 febbraio, ha pubblicato una relazione mirata, riportata da quartz.com, raccogliendo i dati degli ultimi dieci anni.

In quanti Paesi nel mondo le donne hanno gli stessi diritti degli uomini? Su 187 Paesi soltanto 6. Per le restanti 181 nazioni resta tabù. A livello mondiale, le donne ricevono solo tre quarti dei diritti degli uomini.

Con quali parametri la Banca Mondiale è giunta a questa conclusione? Valutando le leggi di una nazione che giocoforza riflettono il pensiero, la cultura, i valori della popolazione. In base alle leggi, in quasi tutto il mondo non esiste uguaglianza tra uomini e donne, equità (dallo stipendio alla libertà decisionale, dalla tutela ai vari diritti concessi agli uomini).

Lo studio ha brevettato un indice risultante dalla raccolta di dati nell’ultimo decennio nei 187 Paesi selezionati. Ha utilizzato otto indicatori utili per misurare la parità di diritti per uomini e donne (tra cui regole riguardanti il matrimonio, spostamenti e viaggi, retribuzioni, tutela e sicurezza personale, politiche pensionistiche, proprietà e leggi di successione). La lista è lunga e, per 181 Paesi nel mondo, è sempre a sfavore della donna. Lo studio ha attribuito ai Paesi un punteggio da 0 a 100 in cui 100 sta per il massimo livello in termini di parità di genere.

L’Italia si piazza al 22° posto con un punteggio di 94,38 (tra i peggiori in Europa), un risultato comunque migliore rispetto a Ungheria, Germania, Cipro e Slovenia.

 

PARITÀ TRA UOMINI E DONNE: SOLO 6 PAESI SU 187 NEL MONDO

Dallo studio condotto dalla Banca Mondiale risulta che, in termini legali, uomini e donne sono uguali soltanto in 6 Paesi. Quali sono? Belgio, Danimarca, Francia, Lettonia, Lussemburgo e Svezia sono gli unici Stati al mondo in cui uomini e donne godono di uguali diritti. Queste nazioni hanno introdotto provvedimenti legislativi che favoriscono la parità di genere (ad esempio, parità salariale e congedo parentale). Offrono a donne e uomini le stesse opportunità, gli stessi diritti.

Ciò non vuol dire che i restanti Paesi non si stiano muovendo per il ‘cambiamento’ o che nel mondo non si siano riscontrati progressi in questo senso. La stessa Banca Mondiale non lo nega affatto, anzi conferma. Il punto è che ogni Paese ha i suoi tempi per evolversi.

Ad esempio, nell’ultimo decennio, l’Africa subsahariana ha introdotto il sorprendente numero di 71 leggi per consentire alle donne di lavorare, essere tutelate tanto sul posto di lavoro quanto tra le mura domestiche, ecc. In altre nazioni (Libano, Algeria, Arabia Saudita), invece, sono state approvate soltanto 19 leggi in termini di equità di genere.

I progressi, nel corso del tempo, ci sono stati. Nel complesso, 131 Paesi hanno introdotto 274 riforme, tra leggi e regolamenti, per integrare meglio le donne. La Banca Mondiale riporta che in 35 paesi (tra cui Bolivia e Maldive) sono state introdotte leggi contro le molestie sessuali sul posto di lavoro proteggendo circa 2 miliardi di donne in più.

America Latina e Caraibi hanno il secondo più alto livello di paesi emergenti e in via di sviluppo (79.09).

 

LA PARITÀ DEI SESSI NON È UTOPIA E CONVIENE A TUTTI

A livello mondiale, oggi sono ancora 2,7 miliardi le donne svantaggiate rispetto agli uomini nel mondo del lavoro. Per le donne risulta più difficile sia trovare lavoro sia avviare un’impresa.

La parità di genere, l’uguaglianza tra uomo e donna non è un’utopia: in quei 6 Paesi è realtà. Non è e non deve essere la solita icona femminista. Conviene a tutti.

Kristalina Georgieva, economista bulgara attualmente a capo della Banca Mondiale, ha dichiarato che se le donne avessero pari opportunità il mondo sarebbe più giusto ed anche più prospero. Converrebbe, quindi, non solo alle donne ma, soprattutto, a uomini e nazioni.

 

PARITÀ DI GENERE: LO STUDIO DOXA / WIN IN OCCASIONE DELL’8 MARZO

In occasione della Giornata Internazionale della DonnaDOXA (in collaborazione con WIN, il più grande network internazionale di società di ricerca indipendenti) ha reso noti i risultati del sondaggio mondiale sulla parità dei sessi, molestie sessuali e violenze (fisiche e psicologiche).

Dallo studio condotto su 40 Paesi e 30.890 persone intervistate nel mondo (tra ottobre 2018 e gennaio 2019) sono emersi dati notevoli e di grande interesse. Riportiamo quelli più significativi.

Il 48% (contro il 17%) della popolazione mondiale crede che gli uomini siano favoriti. Soltanto il 27% pensa che nel proprio Paese uomini e donne siano trattati allo stesso modo.

Gli Stati in cui si registrano i più bassi livelli di parità di genere sono Giappone e Marocco (8% per entrambi), India (14%), Cile, Messico e Spagna (15%) e Francia (16%). Ma… la Francia secondo i dati della Banca Mondiale non fa parte di quei 6 Paesi unici al mondo in cui uomini e donne godono di uguali diritti?

Al contrario, i Paesi caratterizzati da maggiore uguaglianza tra uomini e donne appartengono al Sud-Est asiatico: Filippine (61%), Thailandia (59&), Indonesia (57%) e Vietnam (48%).

L’Italia si classifica al 6° posto insieme alla Corea del Sud (37%), tra i Paesi che riconoscono la parità dei sessi (tra le mura domestiche piuttosto che in ambito lavorativo o in politica).

 

MOLESTIE SESSUALI NEL MONDO: DATI DOXA / WIN

Nell’analisi delle molestie sessuali nel mondo, l’Italia sembra essere uno di quei Paesi in cui il fenomeno è contenuto (meno dell’1%) come Libano, Thailandia e Indonesia. Nel nostro Paese risulterebbe più contenuto anche il fenomeno delle violenze (2%) similmente a Vietnam e Indonesia (3%), Thailandia e Corea del Sud (4%).

Riguardo alle molestie sessuali nel mondo, il 16% delle donne tra i 18 ed i 34 anni, l’8% tra i 35 ed i 54 anni ed il 3% oltre i 54 anni dichiarano di aver subito molestie sessuali nell’ultimo anno. Le donne di età compresa tra i 18 ed i 34 anni più colpite sono in Messico (43%), Irlanda (32%) e Australia (29%).

Il 4% degli uomini intervistati nel mondo ha affermato di essere stato vittima di molestie nel corso dell’ultimo anno.

Il 15% (che sale al 20% per le donne di 18-34 anni) afferma di essere stato vittima di violenza fisica e/o psicologica. Una percentuale media visto che in alcuni Paesi sale ad oltre un terzo: Paraguay (35%), Messico (34%), Cile (31%), Sud Africa (30%) e India (29%).

 

Francesco Ciano

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