VIOLENZA E MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO:  IL SUCCESSO A GINEVRA DI ILO

VIOLENZA E MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO:  IL SUCCESSO A GINEVRA DI ILO
1 Luglio 2019 Francesco Ciano
femminicidi 2019

VIOLENZA E MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO:

 IL SUCCESSO A GINEVRA DI ILO

 

E’ stranamente passata in sordina nei principali media italiani la notizia riguardante l’approvazione a Ginevra di un documento fondamentale sulla violenza e molestie nei luoghi di lavoro.

Il 21 giugno, si è conclusa a Ginevra la 108esima Conferenza Internazionale del Lavoro presieduta dalla Svizzera. Dal 10 giugno in poi, hanno partecipato oltre 40 capi di Stato e di governo. La delegazione svizzera ha approfittato dell’occasione per organizzare diversi incontri bilaterali di alto livello.

In realtà, sono due i documenti fondamentali negoziati e adottati in questo 108° appuntamento di Ginevra:

  • Convenzione e raccomandazione sulla violenza e molestie nel mondo del lavoro;
  • Dichiarazione del centenario dell’ILO sul futuro del lavoro.

La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) ha definito la conferenza un successo. Le trattative sono state accese e intense ma, alla fine, è stato raggiunto un compromesso importante ed accettabile.

Cos’è l’ILO? Quali accordi sono stati raggiunti?

Scoprilo.

 

VIOLENZA E MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO:

TRATTATO GLOBALE A GINEVRA

 

I membri dell’ILO (International Labour Organization, Organizzazione internazionale per il lavoro, Agenzia dell’ONU) con sede a Ginevra, ci hanno messo due anni per negoziare una convenzione giuridicamente vincolante ed una raccomandazione accompagnatoria che offre le linee guida degli obblighi derivanti dalla convenzione stessa.

Il 21 giugno, durante la Conferenza Internazionale del Lavoro tenutasi a Ginevra, il documento è stato messo al voto. Sono stati espressi 439 voti favorevoli, 7 contrari e 30 astensioni.

In occasione del Centenario, hanno partecipato oltre 5.700 delegati, rappresentanti di governi, lavoratori e imprenditori dei 187 Stati membri dell’ILO.

E’ intervenuta anche Rothna Begum, ricercatrice sui diritti delle donne per Human Rights Watch, che nel suo appello ha dichiarato: “Distanze notevoli tra le legislazioni in vigore nelle diverse parti del mondo lasciano molti lavoratori esposti a violenze e abusi. Governi, imprese e lavoratori dovrebbero approvare questo nuovo trattato che introduce importanti tutele, sia per la prevenzione delle violenze e delle molestie, sia per assicurare alle vittime l’accesso ai rimedi”.

La Convenzione ILO rappresenta il primo trattato internazionale che riconosce un fatto semplice e grave: violenze e molestie nel mondo del lavoro sono una violazione dei diritti umani, una minaccia inaccettabile per le pari opportunità. E’ il risultato di un lungo percorso iniziato nel 2015; negli anni a seguire, dopo le analisi della legislazione dei singoli Stati e questionari (che hanno coinvolto governi, datori di lavoro e sindacati) di White Report e Yellow Report, ha preso forma la proposta di questa Convenzione.

Convenzione che è stata, finalmente, siglata il 21 giugno.

 

PUNTI FONDAMENTALI DELLA CONVENZIONE ILO

 

Il trattato interessa donne e uomini lavoratori, tirocinanti, volontari, disoccupati in cerca di lavoro e candidati al lavoro. Verrà applicato tanto ai settori istituzionali quanto a quelli informali.

Il documento, oltre a riconoscere l’impatto della violenza domestica sul lavoro, riconosce un’altra realtà: anche le persone che esercitano l’autorità, i doveri o le responsabilità di un datore di lavoro possono essere soggette a violenze e molestie. Violenze e molestie possono coinvolgere anche terze parti.

Cosa si intende per luoghi di lavoro? Posto di lavoro, luoghi in cui il lavoratore è retribuito, dove usa prendere una pausa, utilizza servizi igienici, durante viaggi di lavoro (anche per formazione, eventi o attività sociali), alloggi forniti dal datore di lavoro e durante le comunicazioni di lavoro (tramite le tecnologie dell’informazione e della comunicazione).

Alla Conferenza è spettato il compito delicato di adottare e monitorare standard di lavoro internazionali.

Essendo stato approvato, questo trattato globale contro la violenza e molestie nei luoghi di lavoro impegna i governi che lo hanno ratificato a sviluppare leggi nazionali per contrastare violenze e molestie, adottando specifiche misure preventive (ad esempio, campagne d’informazione).

Allo stesso tempo, le aziende dovranno adottare politiche antiviolenza specifiche. I vari governi dovranno assicurare l’accesso a soluzioni tramite meccanismi di denuncia, misure di protezione dei testimoni e servizi alle vittime, nonché misure di protezione contro eventuali rappresaglie. Il loro compito è promuovere un ambiente generale di tolleranza zero.

 

VIOLENZA E MOLESTIE NEI LUOGHI DI LAVORO:

 OBIETTIVI DEL TRATTATO GLOBALE

 

La Convenzione ILO intende combattere diverse realtà: comportamenti e azioni inaccettabili, minacce (eventi singoli o ripetuti) con l’intento di arrecare danni fisici, psicologici, sessuali o economici e violenza di genere.

Gli obiettivi primari sono:

  • Prevenzione;
  • Protezione;
  • Approccio integrato che abbracci la legislazione del lavoro e su salute e sicurezza;
  • Leggi sull’uguaglianza e sulla non-discriminazione;
  • Leggi penali.

Il primo passo – ha dichiarato il direttore generale dell’ILO Guy Ryderè mettere in pratica le protezioni previste, in modo da creare un ambiente di lavoro migliore, più sicuro, dignitoso per donne e uomini. Sono sicuro che vedremo ratifiche e azioni da attuare rapidamente”.

Manuela Tomei, direttrice del dipartimento di qualità del lavoro dell’ILO, ha dichiarato: “Senza rispetto, non c’è dignità sul lavoro e, senza dignità, non c’è giustizia sociale. Questa è la prima volta che viene adottata una Convenzione e una Raccomandazione sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro. Ora abbiamo una definizione concordata di violenza e molestie. Sappiamo cosa deve essere fatto per prevenirle e affrontarle e da chi”.

 

E SE FOSSE L’ITALIA IL PRIMO PAESE A RATIFICARE LA CONVENZIONE?

 

In Italia, pare che questa notizia sia passata in sordina. A far sentire forte la sua voce è stata la Consigliera di Parità della provincia di Asti, la prof.ssa Chiara Cerrato.

Qual è la situazione in Italia riguardo al contrasto della violenza e molestie nei luoghi di lavoro?

La normativa italiana prevede il Codice delle pari opportunità, la Legge di bilancio 2018, garanzie finalizzate a tutelare chi denuncia per molestie o molestie sessuali sul luogo del lavoro e contro le conseguenti discriminazioni.

Ricordiamo anche i riferimenti nei Contratti Collettivi Nazionali, in Accordi e convenzioni (per esempio, tra Confindustria e sindacati). In alcune città, sono in vigore anche protocolli d’intesa tra Ispettorato Territoriale del Lavoro e Consigliere di Parità (come ad Asti) per tutelare lavoratrici e lavoratori attivando una corsia preferenziale che assicuri un intervento tempestivo.

Chiara Cerrato ha ricordato che la Convenzione internazionale ILO entrerà in vigore 12 mesi dopo la ratifica di due Stati membri commentando: “Se fossimo i primi a ratificarla?”.

Se l’Italia si dimostrasse portavoce di questo fondamentale “diritto di tutti a un mondo di lavoro libero dalla violenza e dalle molestie”?

“Pensiero stupendo” direbbe Patty Pravo…

Violenza, molestie, minacce, ricatti, sfruttamento, schiavitù nel mondo del lavoro riguardano tutti, in particolare le donne.

Una Convenzione globale per porre un freno al dilagare della violenza nel mondo del lavoro è una delle maggiori priorità da affrontare, in Italia e nel mondo.

0 Commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*